Myricae è il primo libro poetico del Pascoli che lui dedicò al suo padre, Ruggiero Pascoli. Il suo padre fu assasinato quando Pascoli aveva dodici anni, e la persona che ha fatto esso non è mai stata presa.Queste libro fu pubblicato nel 1881 ed include ventidue poesie. C'erano altre edizione di questo libro ed ogni edizione hanno avuto sempre più poesie in loro, e la ultima con 156 poesie. Le poesie di Myricae hanno un tema che ricorre del significato della vita e il mistero di questo mondo e la sua natura. Nel Il Nunzio, per me Pascoli descrive che è solo in questo mondo scuro, confuso con molte domande, le domande della vita o la morte. Forse ebbe domande della morte dei suoi membri di famiglia e perché hanno dovuto morire. In una nota spiega "nel mistero della vita non trovano risposta gli interrogativi che l'uomo si pone," e ciò è perché mi piace questa poesia molto. Sono cristiana ma ho anche avevo domande di questo mondo ma so che non prenderò mai una risposta, dovrei avere appena la fede. Ci sono molte teorie diverse di come abbiamo preso qui, che è il nostro scopo e perché le cose succedono come fanno, chi sa realmente che è la verità.
VIII
IL NUNZIO
Un murmure, un rombo....
Son solo: ho la testa
confusa di tetri
pensieri. Mi desta
quel murmure ai vetri.
Che brontoli, o bombo?
che nuove mi porti?
E cadono l’ore
giú giù, con un lento
gocciare. Nel cuore
lontane risento
parole di morti...
Che brontoli, o bombo?
che avviene nel mondo?
Silenzio infinito.
Ma insiste profondo,
solingo smarrito,
quel lugubre rombo.
